Qualcosa è Cambiato
Dopo 3 romanzi si svela quella parte di me che mi ha resa un’autrice.
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L’impatto che i primi due romanzi hanno avuto sul pubblico è stato tanto inaspettato quanto gradito, soprattutto perché il genere fantasy contemporaneo rientrava tra le letture dei giovanissimi.
Questo ha dato vita a una serie di eventi come, ad esempio, essere invitata dalle scuole a tenere conferenze sull’immaginazione e la scrittura che, a sua volta, ha generato un confronto diretto con bambini e ragazzi.
Sono grata a chi mi ha coinvolta in questi eventi, sono grata al fantasy e ai primi due romanzi (vai ai titoli qui) per avermi fatto vivere queste esperienze, ma ora qualcosa è cambiato. Se questo cambiamento mi porterà ad altre fantastiche esperienze non lo so, so per certo che mi piace.
Mi piace perché con il terzo libro - 5 Ore di Terrore - è uscito sul palcoscenico il mio lato horror. Questo lato è risultato insolito a chi mi conosce, eppure non l’ho mai nascosto perché ha sempre fatto parte di me e, soprattutto, è stato il fautore della mia formazione come scrittrice.
Da bimba cercavo storie horror, adoravo le favole dei fratelli Grimm e mi facevo raccontare i film dell’orrore da chi poteva andare al cinema a vederli.
Sono cresciuta con i film di John Carpenter, poi ho cominciato a leggere Stephen King. Inoltre, per il mio primo approccio alla scrittura di un romanzo - a 12 anni - ho scelto l’horror.
Prima o poi tutto ciò doveva saltare fuori.
C'è da sottolineare che le influenze che hanno colpito il mio immaginario sono state diverse, soprattutto perché era impossibile non farsi travolgere dalle produzioni degli anni ’70 e ’80 nella letteratura, nel cinema, nella televisione e dalla loro grande potenza creativa. A me è risultato impossibile scrivere storie a prescindere da questo retroscena culturale.
Ecco perché ho una visione dell’horror del tutto personale e ritengo che un mio lettore abbia colto nel segno quando, nella sua recensione di 5 Ore di Terrore, afferma quanto segue: "è una piacevole emozione scoprire nell'anima di questo horror/thriller un atteggiamento spiritualmente romantico, epico e passionale."(vedi nota)
Grazie a questo lettore, e ad altri che avrò modo di citare in altre occasioni, ho trovato un altro tassello di quel puzzle che è la mia diversa interpretazione del genere horror e che sto cercando di definire.
Credo che il fantasy, che ha caratterizzato i miei primi due romanzi, sia sempre lì, dietro le quinte e che la sua voglia di avventura e il suo romanticismo epico abbia in parte influenzato il mio horror.
Qualcosa è cambiato, certo, ma inteso nel senso che si è mostrato. Il mio lato horror esiste da sempre.
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NOTA: Cliente Amazon per 5 Ore di Terrore: Una Piacevole Sorpresa - leggi tutta la recensione qui
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Photo credits:
immagine modificata - foto originale di Charlie Peake su Unsplash
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