5 passi per definire gli obiettivi

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Fare il punto dei propri obiettivi non riguarda solo gli scrittori, riguarda tutti e in qualsiasi campo. Ecco come procedo io.

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Ci stiamo avvicinando a un nuovo anno e può essere costruttivo dare un occhio a quelli che erano i buoni propositi stabiliti quasi 365 giorni fa (se c’erano) e mettere nero su bianco quelli nuovi.

Per quello che riguarda i vecchi obiettivi, se alcuni sono rimasti indietro o non sono mai stati iniziati non è certo il caso di disperarsi, in questo caso, io uso gli ultimi giorni di dicembre per riorganizzare la lista.

Perché preoccuparsi dei suddetti obiettivi? Perché aiutano a trasformare le idee in progetti e i sogni in qualcosa di tangibile, di effettivo. E poi, vogliamo parlare della soddisfazione che ci sfrigola in testa quando spuntiamo una voce della lista? Ci si sente bene, quasi trionfanti.

Vi svelo quali sono i miei 5 passi per affrontare gli obiettivi futuri:

1 - sogno in grande e in piccolo e metto questi sogni per iscritto, cosicché non possa mai perderli di vista. Le parole scritte sono uno sprone non indifferente, almeno per quello che mi riguarda.

2 - Dove possibile pianifico. Non sono una fan delle scalette, non le uso neanche quando scrivo. Mi sono però resa conto che, per portare a termine alcuni propositi, ho bisogno di compilare una sorta di vademecum, una guida con dettagli e informazioni da elaborare, sviluppare, ma anche da rivedere e modificare perché le cose della vita cambiano, persino da un giorno all’altro.

3 - Entrare nella mentalità che almeno uno degli obiettivi andrebbe risolto e un terzo degli altri in lista andrebbero iniziati. Esatto, non ho scritto andrebbero“raggiunti”, perché ciò dipende dalla loro difficoltà. Di sicuro, quello che riuscirete a risolvere in un anno sarà il più facile da concludere a breve termine. E qui mi collego all’importante punto 4.

4 - I tempi. La quantità di tempo necessaria per raggiungere ciò che ci si è prefissati deve essere ben ponderata e realistica. Per questo motivo, a fianco di ogni voce della lista, scrivo quanto tempo potrebbe occorrere per la realizzazione, secondo i miei ritmi: mi aiuta a comprendere che non è una questione di “devo fare” ma di “lavorare per ottenere con i miei tempi”; questo rende tutto molto più fattibile.

5 - La cosa fondamentale - che metto sempre all’inizio della lista - è un promemoria insindacabile: i buoni propositi devono essere chiari, devo e voglio sapere con precisione quale sarà l’obiettivo; inutile elaborare qualcosa di vago e poco probabile.

A questo punto ci vuole solo della determinazione: decidere di portare avanti i propri obiettivi non è solo un impegno, è anche una sfida ed è proprio questo a rendere il lavoro più stimolante.

Le idee generano emozioni, così come le lampadine generano luce e la sfida è l’energia che le accende.

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